Caro collega,
il dibattito sul futuro della nostra professione continua online venerdì 26 gennaio pv alle ore 14.
Questo il link per partecipare alla teleconferenza da qualunque PC, tablet, smartphone connesso in rete , connettendoti a https://global.gotomeeting.com/join/137456981
o anche da un normale telefono chiamando il numero telefonico +39 0 230 57 81 80
ed inserendo il numero identificativo della teleconferenza 137456981.
L’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti è proposta sempre con maggiore insistenza da molti consistenti partiti politici che si presentano alle elezioni del 4 marzo pv e non e’ improbabile.
Qualora l’OdG fosse abolito, l’attività professionale giornalistica, come già notato peraltro da Francesco de Bonis sul sito di Franco Abruzzo, sarebbe regolata dalla legge del 14 gennaio 2013 n. 4, che detta le “disposizioni in materia di professioni non organizzate”.
Detta legge 4/13, come si legge nel sito del Ministero dello Sviluppo economico, è stata adottata “per tutelare i consumatori (ndr ovvero per noi gli utenti dell’informazione), promuovere la conoscibilità e garantire la trasparenza del mercato dei servizi professionali”.
Pongo alla tua attenzione in calce il testo della legge perché potrebbe regolare la nostra professione, senza differenze fra chi la esercita in modo esclusivo e chi la esercita in modo non esclusivo e potrebbe identificare un possibile ruolo della FNGPI.
Il giornalista non sarebbe piu’ un professionista ai sensi della legge 69 del 63, ma un professionista ai sensi della legge 4 del 2013.
L’associazione di coloro che svolgono attività professionale giornalistica, indifferentemente in modo esclusivo o non eslcusivo, sarebbe facoltativa.
I soci nelle associazioni potrebbero avere finalmente pari diritti e doveri.
Un cordiale saluto
Enrico Campagnoli