Nelle more del Decreto Legislativo che adegui la normativa italiana al GDPR, il Garante per la Privacy, con il Provvedimento n.424 del 19 luglio 2018, proroga la validità di numerose Autorizzazioni Generali ex lege 196/2003

Il Decreto Legislativo che avrebbe dovuto adeguare  la normativa  italiana al GDPR, che è entrato in vigore il 25 maggio 2018, non solo non è stato pubblicato entro il 25 maggio scorso, ma tarda ad essere pubblicato, creando una situazione normativa almeno imbarazzante per molte  diverse attività, per le quali il GDPR  prevedeva esenzioni e deroghe: fra queste, fra l’altro, vi era l’attività giornalistica e le associazioni ed in particolare le associazioni che svolgono attività di interesse pubblico, come le associazioni di volontariato di Protezione Civile.

Nelle more della definizione e della pubblicazione del Decreto Legislativo che dovrà adeguare  la normativa  italiana al GDPR, che è entrato in vigore il 25 maggio 2018, il Garante per la Privacy, con il Provvedimento n.424 del 19 luglio 2018, ha prorogato la validità di numerose Autorizzazioni Generali che scadeva giusto il 25 maggio 2018; ha prorogato in particolare le  Autorizzazioni Generali numero 1/2/3/4/5/6/7/8/9), emesse dal Garante nel 2016, nell’ambito della disciplina del vecchio Codice della Privacy, dlgs 196/2003, che regolavano il trattamento dei dati per particolari categorie e per particolari attività.

La situazione normativa è molto complessa, essendo vigente comunque dal 25 maggio il GDPR. Per quanto riguarda i giornalisti l’argomento sarà portato dalla FNGPI all’attenzione del sen. Vito Claudio Crimi nel prossimo incontro del 18 settembre.

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