FNGPI: lettera al Governo con la proposta di adeguamento del quadro normativo italiano dell’informazione a quello europeo.

Cara Collega, caro Collega,

qui di seguito riporto la lettera che è stata inviata lo scorso 31 ottobre dalla FNGPI al Governo con la versione definitiva della proposta di adeguamento del quadro normativo italiano dell’informazione a quello europeo.

Enrico Campagnoli

“Cortese Sottosegretario, Senatore Alberto Barachini,

                                                                           sarebbe stato gradito alla nostra organizzazione un incontro con lei per presentarle la nostra proposta di adeguamento del quadro normativo italiano dell’informazione a quello europeo, in particolare alla Raccomandazione EU 2021/153.

Non essendo questo incontro possibile in tempi brevi per suoi impegni istituzionali ed essendosi ormai avviato, almeno informalmente, l’iter parlamentare per la modifica del quadro normativo del settore con l’incontro al Senato del 25 luglio scorso ed alla Camera del 6 ottobre scorso, senza essere stati noi invitati a dare un nostro contributo, la Federazione Nazionale Giornalisti Pubblicisti Italiani (FNGPI) invia la proposta allegata alla presente, al Governo, ovvero a lei, come Sottosegretario di Stato all’Informazione ed all’Editoria, al Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni ed ai vice Presidenti, Matteo Salvini ed Antonio Tajani, nonché al Ministro del Ministero Vigilante, Carlo Nordio, perché sia eventualmente valutata l’opportunità di adeguare il quadro normativo italiano dell’informazione a quello europeo, magari anche in connessione con la riforma della Giustizia.

Nel 60° anniversario della promulgazione della legge n. 69 del 1963, che regola tuttora l’informazione in Italia, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha indicato nell’  “European Media Freedom Act” l’auspicabile futuro del quadro normativo dell’informazione nel nostro Paese. Ha detto testualmente:”Il mercato globale con cui siamo chiamati a confrontarci nella Società dell’informazione necessita di robuste garanzie, quali quelle offerte a livello di Unione Europea dalle proposte avanzate in sede di elaborazione del Media Freedom Act.

La FNGPI ha messo a punto, dopo l’intervento del Presidente della Repubblica, facendo seguito peraltro a quanto indicato nell’incontro telematico  con lei il 23 novembre scorso, una proposta di adeguamento della normativa italiana del settore a quella europea in linea con gli auspici del Presidente.

Oggi, dopo una consultazione con i colleghi, questa proposta di adeguamento della normativa italiana a quella europea assume un particolare significato dopo che il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti ha approvato una proposta di modifica della legge istitutiva che sembra tutt’altro che in linea con l’ “European Media Freedom Act”, che è basato sul rispetto dell’art. 11 della carta europea dei diritti fondamentali dell’uomo, che, oltre al diritto di ogni cittadino di esprimersi con qualsiasi mezzo, previsto dalla Costituzione italiana, riconosce ad ogni cittadino anche il diritto di ricevere e diffondere informazioni e idee “senza l’interferenza di pubbliche autorità”, come si legge al punto 2 della Raccomandazione EU 2021/153.

Vi è quindi il ragionevole sospetto che il quadro normativo europeo sia incompatibile con il fatto che per legge un cittadino possa esercitare in Europa “un diritto fondamentale” solo con l’“interferenza” di una “persona giuridica di diritto pubblico” e di “un ente pubblico non economico.”

L’Ordine dei Giornalisti è una persona giuridica di diritto pubblico secondo l’art. 1, ultimo comma, della legge n. 69/1963, ed ente pubblico non economico secondo l’art. 1, comma 2, del Dlgs 29/1993, oggi Dlgs n. 165/2001.

Vi è il ragionevole sospetto che la proposta di modifica della legge istitutiva approvata dal Consiglio Nazionale dell’Ordine lo scorso 18 luglio, che introdurrebbe un “tutor”, nominato dall’Ordine per diventare giornalista pubblicista e richiederebbe necessariamente ad un cittadino d’essere laureato per poter esercitare “un diritto fondamentale” non sia compatibile con il quadro normativo europeo e per questo motivo ci siamo permessi di invitare lei ed il Governo a valutare l’opportunità di adeguare il quadro normativo italiano a quello europeo del settore.

In questa lettera di accompagnamento non si entra nel dettaglio della proposta della FNGPI allegata di adeguamento del quadro normativo italiano dell’informazione a quello europeo

Sommariamente tuttavia si rileva che la proposta poggia su un quadro normativo italiano che regola le professioni sulla base della Direttiva 2005/36/ EU e del Decreto Legislativo 206/2007 attuativo della stessa e della legge 4/2013, che consentirebbe a tutte le svariate forme di professionalità, oggi ed in futuro presenti nell’informazione e nella comunicazione, d’essere regolamentate da un’Autorità indipendente dell’Informazione e della Comunicazione, capace di tutelare, forse meglio dell’Ordine, tanto l’utenza, quanto i molteplici professionisti del settore.

Mentre rimango a disposizione per ogni eventuale approfondimento, le porgo i più cordiali saluti

Enrico Campagnoli

Presidente FNGPI”

2 pensieri su “FNGPI: lettera al Governo con la proposta di adeguamento del quadro normativo italiano dell’informazione a quello europeo.

Lascia un commento