Come è ben noto a tutti, il 25 maggio prossimo entra in vigore il Regolamento Europeo per la privacy (GDPR), dopo due anni dalla pubblicazione, ma per i giornalisti in Italia non ci sono a tutt’oggi, alla vigilia dell’entrata in vigore del Regolamento, con possibili pesanti sanzioni in caso di inosservanza, le deroghe e le esenzioni, a tutela della libertà d’espressione e d’informazione, espressamente previste, ad iniziativa degli Stati membri, dall’art. 85 dello stesso Regolamento .
Come si può vedere sul Regolamento, cliccando qui, l’art 85 infatti prevede, al punto 1, che il diritto gli Stati membri “concili” la protezione dei dati personali ai sensi del Regolamento con il diritto alla libertà d’espressione e d’informazione, “incluso il trattamento a scopi giornalistici o di espressione accademica, artistica o letteraria.”
Al punto 2 addirittura precisa che:
“Ai fini del trattamento effettuato a scopi giornalistici o di espressione accademica, artistica o letteraria, gli Stati membri prevedono esenzioni o deroghe rispetto ai capi II (principi), III (diritti dell’interessato), IV (titolare del trattamento e responsabile del trattamento), V (trasferimento di dati personali verso paesi terzi o organizzazioni internazionali), VI (autorità di controllo indipendenti), VII (cooperazione e coerenza) e IX (specifiche situazioni di trattamento dei dati) qualora siano necessarie per conciliare il diritto alla protezione dei dati personali e la libertà d’espressione e di informazione.“
La lettura del GDPR, in particolare a titolo esemplificativo dell’ art. 6 e dell’art.9, rende evidente a qualunque giornalista la necessità per svolgere la sua attività di conciliare il diritto alla protezione dei dati personali e la libertà d’espressione e di informazione.
Nessuno si è premurato in questi due anni di promuovere un’iniziativa legislativa in Italia intesa a prevedere quelle deroghe ed esenzioni previste dall’art. 85 del GDPR con grave pregiudizio non solo dell’attività giornalistica, ma anche quella accademica, artistica e letteraria.
Il Consiglio Direttivo della neonata Federazione Nazionale Giornalisti Pubblicisti Italiani (FNGPI), convocato per venerdì 18 maggio prossimo esaminerà le iniziative opportune per sollecitare un intervento legislativo al proposito od almeno il suo inserimento nella piattaforma programmatica di un eventuale nuovo Governo, anche cercando ovviamente di coinvolgere al proposito FNSI, OdG Nazionale e loro strutture territoriali.