SAVE THE DATE:
Invito
al
Convegno
a Chiavari (GE), il 23 Giugno pv,
dalle ore 11 alle 13
nella Sala Presidenziale della Società Economica,
Via Ravaschieri 15,
In attesa del programma dettagliato, si prega di prender nota che II Convegno dal titolo: “Privacy: giornalisti a rischio senza decreto?”, che si svolgerà il 23 Giugno prossimo, dalle ore 11 alle 13, nella Sala Presidenziale della Società Economica di Chiavari (GE), Via Ravaschieri 15, in realtà riguarda tre temi principali.
1 – Il fatto che la libertà di informazione sia compromessa o meno in Italia dalla mancata emissione di un Decreto Legislativo, che adegui il quadro normativo italiano al GDPR, è in effetti solo il primo tema perché di rilevanza immediata, che per la verità non tocca solo i giornalisti, ma anche molte altre categorie, come, per esempio, i volontari di Protezione Civile, che avrebbero potuto avere da un Decreto Legislativo importanti esenzioni e deroghe.
2 – Il futuro dei giornalisti, con riferimento al quadro normativo, che potrebbe regolare la loro attività, dopo un’eventuale abolizione od una modifica della legge istitutiva dell’Ordine, è il secondo tema di grande rilevanza a medio termine.
3 – La ricerca di un modo concreto per i pubblicisti d’essere solidali con i colleghi oggetto di intimidazione rappresenta un terzo tema di grande rilevanza a lungo termine per un’informazione che sappia incidere su tessuto sociale. Per esempio la possibile segnalazione alla Direzione Investigativa Antimafia (DIA), da parte di giornalisti pubblicisti, grazie alla loro presenza anche nell’attività non giornalistica, di fatti e circostanze, che alimentino il ragionevole dubbio della presenza su un territorio di quanto il codice penale all’art. 416 bis definisce associazione di tipo mafioso, può costituire un’importante e penetrante azione preventiva.
Il Convegno, aperto al pubblico, è organizzato dalla Federazione Nazionale Giornalisti Pubblicisti Italiani (FNGPI) e da Tribuna Stampa, che, fin dal 1965, ha dato voce ai pubblicisti, ovvero ai giornalisti che non fanno esclusivamente i giornalisti, ma svolgono anche un’altra attività.
Questi sono una componente fondamentale del sistema informativo.
Collegano il mondo dell’informazione con la società civile e l’uomo della strada.
Oggi il distacco tra il mondo dell’informazione e l’utente dell’informazione ed il pubblico in generale è sempre più ampio. Ne sono dimostrazione le recenti elezioni presidenziali negli Stati Uniti e le recenti elezioni del Parlamento in Italia, oltre alla caduta verticale della vendita dei quotidiani e dei giornali.
Mai come oggi è importante rivalutare il ruolo dei giornalisti che non fanno solo i giornalisti, ma svolgono anche un’altra attività, che li connette più direttamente con la struttura sociale e con i problemi incontrati dai più nella vita di ogni giorno.
I pubblicisti possono garantire all’utente un’ informazione più ricca, più completa ed indipendente, capace di esprimersi nei modi e con i mezzi che via, via ogni giorno si modificano e si rinnovano.
Sin dall’indomani della legge istitutiva dell’Ordine dei Giornalisti (L. 69 del 63) Tribuna Stampa ha dato voce ai giornalisti pubblicisti. Dopo alcuni anni di silenzio per la morte del suo direttore, l’avv. Jole Zangari, il giornale ha ripreso la sua attività in forma digitale, come espressione della neonata Federazione Nazionale Giornalisti Pubblicisti Italiani, per dare loro nuovamente voce nell’interesse della società, in un momento di necessaria trasformazione del quadro normativo di un mondo dell’informazione che dal 1963 ad oggi è radicalmente mutato.