Legge di bilancio 2022 ed il Decreto: uso del PNRR per il “Fondo straordinario di sostegno all’editoria”.

Tra le altre previsioni, la legge di bilancio 2022 prevede all’art.1, punti 375-376-377 un “Fondo straordinario per gli interventi di sostegno all’editoria” per il 2022 di 90 milioni e per il 2023 di 140 milioni.

La relazione illustrativa al Senato della stessa legge precisa in merito a questo fondo all’art 122, pag 64, che: “La disposizione istituisce presso il Ministero dell’economia e delle finanze per il successivo trasferimento al bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei ministri, il Fondo straordinario per gli interventi di sostegno all’editoria, destinato a incentivare gli investimenti delle imprese editoriali, all’ingresso di giovani professionisti nel campo dei nuovi media, nonché a sostenere le ristrutturazioni aziendali e gli ammortizzatori sociali e a sostegno della domanda di informazione. La ripartizione delle risorse del Fondo è demandata ad un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, ovvero del sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega per l’informazione, la comunicazione e l’editoria, da adottare entro il 31 marzo di ciascun anno del biennio, previa ricognizione annuale delle specifiche esigenze, di concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, il Ministro dello sviluppo economico e il Ministro dell’economia e delle finanze, sentite le organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale nel settore delle imprese editrici e delle agenzie di stampa.”

Seguono spontanee due domande.

1Come abbiamo precedentemente segnalato, la Sentenza della Corte Costituzionale n. 206 del 2019 ha ribadito la legittimità dei finanziamenti all’editoria, ma ha precisato che: E’ allora evidente che in un settore come quello in esame caratterizzato dalla presenza di un diritto fondamentale vi è l’esigenza che il quadro normativo sia ricondotto a trasparenza e chiarezza, e in particolare che l’attribuzione delle risorse risponda a criteri certi e obiettivi”.

La Suprema Corte ritiene quindi legittimi i finanziamenti in essere alla catena editoriale con fondi dello Stato italiano, ma richiede che il quadro normativo sia ricondotto a trasparenza e chiarezza in modo che l’attribuzione delle risorse risponda a criteri certi ed obiettivi.

Il Decreto di ripartizione delle risorse del PNRR per il “Fondo straordinario”, previsto dalla legge di bilancio 2022, sarà particolarmente attento a soddisfare quanto richiesto da questa Sentenza, per non incorrere in analoga censura da parte degli organismi europei ed una conseguente mancata complessiva erogazione dei fondi per il settore?

2 Visto che

  • “Il Fondo straordinario per gli interventi di sostegno all’editoria”. è destinato, oltre a minimizzare i danni di una catena editoriale tradizionale in caduta libera, “..all’ingresso di giovani professionisti nel campo dei nuovi media …”. ed
  • i fondi del PNRR, per poter essere in larga parte restituiti, debbono creare ricchezza,

parte di questi fondi del PNRR saranno destinati dal Decreto di prossima emissione alla filiera dell’editoria non tradizionale ed alla digital reputation, come suggerito dal documento FNGPI inviato al Sottosegretario il 27 settembre scorso?

Dati dell’International Telecommunication Union (ITU) attribuiscono al 97% dei giovani europei. alla Next Genereation EU, l’uso delle comunicazioni digitali anche per l’informazione.

La possibilità di usare questi fondi del PNRR per i giovani passa attraverso un nuovo quadro normativo dell’informazione che, nell’alveo della regolamentazione europea delle professioni, prenda atto che ormai da tempo è in essere, oltre all’editoria tradizionale, un’editoria non tradizionale, che interessa particolarmente la Next Generation EU e può essere il volano per la crescita di una coscienza europea, oltre che per la ripresa economica e per portare il settor dell’informazione fuori dalla crisi.

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