La vicenda del Parco Nazionale di Portofino è oggi divenuta il simbolo di una situazione di inaccettabile incertezza.
Se una Sentenza del Consiglio di Stato, in via di emissione, non porrà finalmente fine a questa situazione, questa meriterebbe forse l’attenzione dei Ministri competenti e dei Parlamentari, per evitare che almeno in futuro il malaffare, approfittandone, possa danneggiare analoghe bellezze naturali del Paese.
Il Parco Nazionale di Portofino è stato istituito dalla legge finanziaria del 2018, che aveva demandato agli enti territoriali la definizione del perimetro della nuova area protetta.

Marco Delpino
Alla vigilia di Ferragosto del 2021 abbiamo ritenuto (leggi qui) di dare ai colleghi la bella notizia che il Parco Nazionale di Portofino fosse divenuto una realtà a beneficio di tutto il Paese, anche grazie ad un pubblicista, nostro socio fondatore, Marco Delpino., direttore del mensile “Bacherontius”, che da molti anni aveva evidenziato “irregolarità”. L’Associazione amici del Parco di Portofino, della quale il nostro collega è vice-presidente, aveva richiesto ed ottenuto dal TAR del Lazio di far istituire il Parco Nazionale di Portofino direttamente dal Ministro competente, non avendovi provveduto gli enti territoriali, come previsto dalla legge (leggi qui).


A novembre dello stesso anno (leggi qui) ci siamo complimentati con il Presidente del Comitato di Gestione Provvisorio, prof. Francesco Faccini, per il fatto che il Parco Nazionale di Portofino fosse divenuto operativo grazie ai conseguenti adempimenti del Ministro, dando spazio all’autonomie locali, ma facendo emergere eventuali “altarini” (clicca qui 1 e qui 2).

E’ partita una “Guerra dei Roses”, che ha creato una situazione di insostenibile incertezza.
Le motivazioni e le modalità meriterebbero forse d’essere oggetto di opportuna considerazione,
Possono non essere estranei tanto il fatto che l’art.41 della legge 394/199, istitutiva dei Parchi Nazionali preveda che la vigilanza nei Parchi Nazionali sia dei Carabinieri Forestali, dei Carabinieri e della Polizia di Stato e non sia più “locale”, quanto il fatto che esista qualche sospetta “irregolarità” nel Sistema Informativo Territoriale (SIT) sul sito di qualche Comune nella rappresentazione della Carta Tecnica Comunale e perfino dello stesso Catasto.
La vicenda del Parco Nazionale di Portofino è divenuta il simbolo di un’inaccettabile incertezza, che, se non fosse risolta da una prossima Sentenza del Consiglio di Stato, meriterebbe l’attenzione dei Ministri e dei Parlamntari, per evitare che almeno in futuro il malaffare, approfittandone, possa nel frattempo danneggiare altre bellezze naturali di questo livello e per promuovere comunque soluzioni di buon senso nell’interesse della collettività.
Il Parco Nazionale di Portofino è molto più vasto del preesistente Parco Regionale di Portofino ed ovviamente vi è stata una corsa a realizzare tutto quanto era possibile prima che la “Guerra dei Roses” avesse termine.
Anche per chi, come il sottoscritto, professionalmente e pubblicamente è un sostenitore di uno sviluppo immobiliare sostenibile, è difficile ritenere accettabile quanto, grazie a questa situazione, è avvenuto sul territorio in questo periodo.
Gli undici Comuni, che hanno avuto il loro territorio inserito dal Ministro provvisoriamente nel Parco e la Regione Liguria stessa sono ricorse al Tribunale Amministrativo Regionale della Liguria con procedimenti diversi, chiedendo vuoi l’annullamento degli atti del Ministro istitutivi del Parco Nazionale e della stessa Sentenza del TAR del Lazio, che aveva portato il Ministro a provvedere all’istituzione del Parco Nazionale di Portofino, non avendovi, come previsto dalla legge, provveduto gli enti territoriali, vuoi la perimetrazione del Parco Nazionale nel singolo Comune.
Il TAR della Liguria ha ritenuto d’esser competente in merito all’esistenza di un Parco Nazionale prevista da una legge dello Stato sul territorio regionale ligure.
La sfera di competenza di ciascun TAR sembrerebbe comprendere solo i ricorsi volti verso atti di enti o di organi la cui sfera di azione si svolga esclusivamente nell’ambito regionale, nonché solo i ricorsi che attengono ad atti di organi centrali dello Stato, purché gli effetti dell’atto siano territorialmente limitati alla circoscrizione del TAR.
L’istituzione di un Parco Nazionale di Portofino ha un effetto limitato alla Liguria o ha un effetto sull’intero Paese?
Il TAR Liguria ha ritenuto d’esser competente e quindi ha ritenuto che l’istituzione del Parco Nazionale di Portofino avesse effetto limitato alla Liguria; il 22 marzo 2022 ha accolto il ricorso della Regione Liguria e di svariati Comuni del golfo Paradiso e Tigullio, contro i confini stabiliti con decreto dal Ministero della transizione ecologica, annullando il provvedimento e riportando in vigore la perimetrazione dell’area del Parco Regionale limitata a soli tre comuni e di dimensioni, anche in questi Comuni, più ridotta.
Molti altri e differenziati sono stati i ricorsi al TAR Liguria a proposito del Parco Nazionale di Portofino.
Tutte le Sentenze del TAR Liguria sono state appellate al Consiglio di Stato, che ha risposto in modo differenziato.
Al momento la situazione rasenta l’inverosimile.
Il Consiglio di Stato, su ricorso presentato da Ministero della Transizione Ecologica e Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale, il 30 ottobre 2022 ha sospeso (leggi qui) l’efficacia della sentenza del Tar Liguria del 22 marzo 2022 che aveva annullato la delimitazione provvisoria del Parco Nazionale di Portofino prevista dal decreto ministeriale del 6 agosto 2021 ed ha previsto l’udienza pubblica nel merito il 17 novembre scorso.
Subito dopo il 30 ottobre scorso, la Regione Liguria ha reso noto che in merito a dette sospensive del Consiglio di Stato del 30 ottobre 2022, concesse al Ministero della Transizione Ecologica (MITE) sul Parco Nazionale di Portofino, era opportuno precisare che le medesime fossero riferite esclusivamente alle decisioni dei ricorsi dei Comuni di Zoagli, Rapallo e Portofino e che quindi continuasse ad operare il Parco Regionale di Portofino e non il Parco Nazionale su un’area di molte volte maggiore, perché il DM n. 332/2021 che aveva adottato la perimetrazione e zonizzazione provvisoria del Parco nazionale di Portofino restava annullato per effetto delle altre sentenze del TAR Liguria nn. 220, 221, 224, 225, 236 del 2022 pronunciate, rispettivamente, sui ricorsi dei Comuni di Avegno/Cicagna/Tribogna, del Comune di Chiavari, del Comune di Recco, del Comune di Santa Margherita e della Regione Liguria.
Altre ordinanze del Consiglio di Stato (nn. 1748, 2717, 2720, 3595, 3722 del 2022), pronunciate sugli appelli proposti contro le suddette decisioni del TAR Liguria, non avevano quindi sospeso le sentenze di primo grado, che continuavano pertanto ad avere piena efficacia ed esecutività, limitandosi ad accogliere la richiesta cautelare ai soli fini della fissazione del merito dell’appello.
Il giorno 17 Novembre scorso c’è stata al Consiglio di Stato l’udienza nel merito e si è in attesa della Sentenza.
Questa Sentenza, che sarà prossimamente emessa, avrà effetto anche sulle altre ordinanze nn. 1748, 2717, 2720, 3595, 3722 del 2022 del Consiglio di Stato?
Nel caso non lo abbia, questa situazione forse meriterebbe l’attenzione dei Ministro della Giustizia, di altri Ministeri competenti e dei Parlamentari; meriterebbe una soluzione di buon senso, lontana dalle carte bollate, che guardi agli interessi del territorio, a seguito della mancata messa in atto delle procedure previste dalla legge n. 205/2017 (art. 1, comma 1116 e seguenti), istitutiva del Parco Nazionale di Portofino con la previsione perfino di specifici finanziamenti al proposito.
Un ampio dibattito per approfondire i vantaggi e gli svantaggi che possono derivare a questo territorio dall’istituzione del Parco Nazionale potrebbe essere particolarmente utile se coinvolgesse tutte le componenti del territorio, dalla popolazione agli Enti Locali, per arrivare ad una perimetrazione, ad un Regolamento ed ad un Piano del Parco, con norme di salvaguardia condivise, che possano determinare, oltre alla conservazione, crescita e sviluppo.
Un recente libro di Marco Delpino sembra indicare in sostanza la strada del buon senso.

Vista la difficile percorribilità, tanto dell’abrogazione della legge per via referendaria o per una sua presunta incostituzionalità, sembra più facile che il Comitato di Gestione provvisoria giunga, se riattivato, alla definizione, sulla base del disposto della legge istitutiva 394/91 ed eventuali deroghe parlamentari, ad una perimetrazione ed a norme di salvaguardia condivise, che tengano conto degli usi e costumi locali, ovvero delle peculiarità di questo Parco, certo tutelando e valorizzando la bellezza del territorio, ma consentendone anche lo sviluppo.
Tra i vantaggi vi sono, al di là dei finanziamenti definiti dalla legge n 205/2017, la possibilità di promuovere a livello mondiale con un “brand” prestigioso tutto il territorio interessato, richiamando turisti ed investimenti, come è successo con il Parco Nazionale delle Cinque Terre.
Vi è perfino, fra l’altro, la possibilità di stabilire “de facto” ed “in nuce” nel Tigullio quell’opportunità di confronto e di collaborazione fra Comuni, che potrebbe portare ad una sostanziale crescita del Tigullio stesso.
La vigilanza del rispetto delle norme di salvaguardia, affidata ai Carabinieri Forestali, ai Carabinieri ed alla Polizia di Stato è un elemento che darebbe omogeneità alla regolamentazione del territorio e maggiore certezza del diritto, ponendo fine a situazioni anomale.
Tra gli svantaggi vi sono tutte quelle norme di salvaguardia, che il Comitato di Gestione provvisoria, del quale fanno parte anche tutti i Sindaci dei Comuni interessati, non riuscisse, con il Regolamento ed il Piano del Parco, a derogare per renderle condivisibili.
Tra gli svantaggi vi potrebbe essere anche una burocratizzazione delle pratiche di ogni tipo, se non fosse decisa dal Comitato di Gestione una procedura snella ed efficiente.
Un dibattito sul Parco Nazionale di Portofino, anche parlamentare, è forse necessario: tenendo conto degli usi e costumi locali, potrebbe divenire il migliore dei Parchi possibili, potrebbe trasformare dei vincoli in una opportunità di crescita.
La prossima Sentenza del Consiglio di Stato porrà fine ad una situazione inaccettabile e creerà condizioni di crescita e di sviluppo?
Lo vedremo, certamente la situazione ha posto dei problemi di interesse nazionale, che vanno ben oltre l’esistenza dello stesso Parco Nazionale di Portofino.
Enrico Campagnoli